Plex: il mediacenter (anche) per Mac che mancava

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Se anche a voi non solo piace guardare film e serie televisive ma anche conservare questi files multimediali nei vostri dispositivi (computer o hard disk) per catalogarli e averli sempre disponibili, saprete benissimo che il Mac ha qualche lacuna sotto questo aspetto. Il problema consta sia nella compatibilità tra i formati video e i programmi disponibili sia nelle limitazioni degli stessi:

iTunes, il gestore di musica e video per eccellenza, è molto selettivo e -salvo conversioni eseguite manualmente- dà il meglio solo con i film acquistati dallo Store e non è studiato per l’uso dal divano o dal letto.
Front Row -dal funzionamento legato alla libreria di iTunes e degli altri componenti della suite iLife- si poneva come l’interfaccia ideale per l’uso come media center ma non è mai stato aggiornato e da Lion in poi è stato rimosso.
QuickTime, semplice player ideato solo per riproduzioni casuali e non per organizzare media, diventa (seppure con funzioni base) ottimo se usato con l’ottimo Perian (che permette di riprodurre una moltitudine di file video).

Ovviamente se l’uso del vostro Mac come media center si limitasse alla visione di film acquistati dall’iTunes Store, allora sarebbe molto più sensato acquistare una Apple TV il cui unico scopo è permettere il noleggio di film dal negozio virtuale di Apple e vedere il contenuto della libreria di iTunes del proprio Mac (ammesso che sia acceso).
Ma se vi prefiggete di poter usare il mac come un vero e proprio media center (o attraverso il suo schermo o collegandolo direttamente alla tv) oppure di immagazzinarci sopra i vostri video e renderli disponibili ad iPhone, iPad, iPod, altri Mac ed altre periferiche compatibili (tra cui PC Windows, Linux, televisori e media extender vari) allora Plex è ciò che state cercando e vi consiglio di continuare a leggere per iniziare a scoprire tutto di questa fantastica applicazione.
Plex in versione desktop, di cosa si tratta?
Sostanzialmente è un software per Mac, Windows e Linux (basato sul popolare XBMC) con una grafica ottimizzata anche per l’utilizzo su grandi schermi. Esso si compone di due parti: Plex Media Server e Plex Media Center che combinate permettono di godere di foto, video, musica e podcast da sorgenti locali o remote su uno o più dispositivi (anche contemporaneamente). La componente Media Server, che deve essere installata almeno su un computer (ma a seconda delle necessità anche su due o più), è usata per indicizzare contenuti da qualsiasi cartella venga specificata per poi identificarli e catalogarli reperendo automaticamente informazioni da svariati database online, secondo le preferenze dell’utente: dalla trama al trailer senza tralasciare valutazioni e interpreti gli scraper integrati recuperano minuziosamente ogni dettaglio. In questo modo i contenuti sono pronti per essere “serviti” a tutti i Plex Media Center, applicativi dedicati o server DLNA sulla propria rete. Diverso invece lo scopo della componente Media Center, che si configura come l’interfaccia “frontale” con cui l’utente si trova ad interagire: comunicando con il Media Server (che sia in esecuzione sullo stesso computer o su un altro è indifferente) riceve tutti i contenuti in esso presenti e permette all’utente di navigare tra questi presentandoli in maniera graficamente accattivante, con tutte le informazioni al posto giusto e tutte le funzioni essenziali facilmente accessibili. A differenza del server vero e proprio questa applicazione non deve necessariamente essere installata su alcun dispositivo. Quindi, per ricapitolare, a patto che sulla propria rete ci siano uno o più Plex Media Server installati ed attivi (a seconda del numero di computer su cui sono allocati i propri video) il Plex Media Center (o applicativo equivalente) di ogni macchina li vedrà tutti e -di conseguenza- renderà possibile la riproduzione dei file su essi presenti ed indicizzati.

Plex per dispositivi mobili e tv, ma quali?
Grazie alla potenza del Media Server tutti i contenuti da esso indicizzati risultano fruibili da ogni apparecchio che abbia un’applicazione Plex dedicata o il supporto a DLNA. Tra questi figurano tutti i dispositivi iOS (iPhone, iPod, iPad ed Apple TV), alcuni televisori e player bluray samsung con smarthub, alcuni televisori LG, PlayStation 3 ed Xbox 360. Ovviamente, vista l’incompatibilità di alcuni di questi con determinati formati video, Plex opera una transcodifica in tempo reale mentre effettua lo streaming diretto qualora non ci siano problemi di sorta. Punto di forza delle applicazioni Plex è che si integrano perfettamente tra di esse e con le versioni desktop: sia i media già visti che lo stato di riproduzione o la valutazione assegnata ad ognuno di essi vengono comunicati al Plex Media Server e perfettamente sincronizzati per essere identici ovunque.

1- Installazione e funzionamento del Plex Media Server (versione per Mac)
Dopo aver scaricato dal sito ufficiale il Plex Media Server (disponibile gratuitamente) è sufficiente installarlo e configurarlo secondo le proprie preferenze sulla/e macchina/e ove i file multimediali da indicizzare sono localizzati. Per aiutarvi in questi seppur semplici passaggi e per comprendere meglio ciascuna voce localizzata in lingua inglese, abbiamo predisposto un breve video per guidarvi nel processo.
http://www.youtube.com/watch?v=dnmpz4rIyug
Plex Media Server deve essere sempre in esecuzione se volete rendere accessibili i contenuti ai vostri dispositivi in qualsiasi momento; è anche possibile farlo aprire automaticamente all’avvio del Mac attivando l’apposita opzione (Open at login) che -salvo diversa impostazione- si trova nel menu dedicato posto in alto a destra (sulla barra dell’ora per intenderci). Da qui, aprendo il Media Manager, sono consultabili le proprie sorgenti e tutti i media della propria libreria: cliccando sulla copertina di ogni film o serie tv si entra nella scheda dedicata dove è possibile operare una selle seguenti opzioni:

Fix Incorrect Match: esegue nuovamente una ricerca partendo dal nome del film o serie tv e mostra all’utente tutti i possibili abbinamenti trovati (con relativo anno d’uscita) per permettere la corretta associazione; se il nome è sbagliato è possibile inserirlo premendo il bottone “search”.
Change Artwork: permette di cambiare le immagini della copertina, dello sfondo o del banner (quest’ultimo per le serie tv) con altre reperite nei database online o fornite direttamente dal computer dell’utente.
Edit Metadata: consente all’utente di modificare ogni possibile campo delle informazioni che vengono mostrate nella scheda (tra cui trama, anno, valutazione, studio, attori, e molti altri) e di bloccare quelli per cui si vuole essere certi non vengano effettuate modifiche.

Sempre gestibili direttamente dal Media Manager sono le impostazioni degli scrapers, ovvero quei componenti che si occupano di scansionare un dato sito per trovare tutte le informazioni sui propri media partendo dal nome del file, dando la possibilità di selezionare alcune opzioni: per  mostrare quali occorre entrare nella scheda “Movies” o “TV Shows” sulla sinistra e poi cliccare in basso a destra “Edit Section” per cambiare il tipo di sezione, il nome, il sito da cui prelevare le informazioni, la lingua in cui queste debbono essere scaricate e la possibilità di aggiungere e togliere cartelle ad una determinata sezione.

2- Installazione e funzionamento del Plex Media Center (client per Mac)
Che vi troviate sullo stesso computer dove il Plex Media Server è in esecuzione oppure su tutt’altra macchina, anche con un altro sistema operativo, il Plex Media Center presenterà in maniera ordinata e pulita tutti i vostri file della libreria (ordinandoli per sezione, col nome precedentemente specificato nella scelta della sorgente) dandovi immediato accesso ad ogni media solo alla pressione del tasto Play.

L’installazione su Mac è estremamente semplice: dopo aver scaricato il necessario dal sito ufficiale è sufficiente copiarlo all’interno della cartella Applicazioni ed avviare il tutto. Il Media Center è altamente personalizzabile ed egregiamente localizzato in lingua italiana (selezionabile seguendo questo percorso: “preferences > appearance > region > language”), per cui non ci soffermiamo su ogni possibile impostazione disponibile, anche perchè ve ne sono varie che cambiano in funzione dell’uso di determinati temi grafici (tra cui quelle relative alla pagina iniziale, totalmente configurabile secondo le preferenze d’uso e e le singole necessità di visualizzare o meno determinate sezioni e canali).
I contenuti di ciascuna sezione sono poi consultabili in moltissime modalità: non visti, recentemente aggiunti, andati in onda di recente, visti di recente e alcune altre. Una volta entrati nella visualizzazione preferita (“Tutti” non guasta mai a nostro avviso) i propri media vengono mostrati anche qui secondo il vostro gradimento estetico, spaziando dalle copertine giganti all’enfatizzazione delle informazioni piuttosto che dei banner; davvero molte opzioni per creare una personalissima esperienza d’uso. Un’altra chicca del client che vogliamo farvi notare (e che amiamo particolarmente) la musica della sigla delle serie tv che parte in sottofondo quando si sta scegliendo l’episodio da vedere!
La pagina principale del client è molto ben organizzata: sulla sinistra vengono visualizzati gli elementi definiti precedentemente (canali, sistema di ricerca, store, impostazioni, ecc), mentre sulla destra è visualizzato uno slideshow dei propri media e quando ci si posiziona sulle sezioni Film o Serie TV compaiono due barre che indicano rispettivamente elementi aggiunti di recente e elementi iniziati ma non terminati oppure in coda per la visione.
Per quanto riguarda il controllo è possibile utilizzare mouse e tastiera, il telecomando fisico Apple Remote (scelta consigliata), l’Harmony remote o l’applicazione per iOS (a pagamento) che -oltre a consentire la visione di tutti i media- integra un telecomando virtuale molto completo. Questo Media Center è così potente e versatile che molte persone, piuttosto che acquistare hardware dedicato da mettere sotto al televisore, hanno un Mac mini adibito solo all’uso con Plex oppure predispongono un posto dedicato al MacBook! Ma se nel primo caso basta l’impiego di un semplice cavo HDMI-HDMI (dando per scontato abbiate un tv di nuova generazione), per i portatili Apple (e i Mac mini un po’ più vecchi) è richiesto -oltre al cavo HDMI-HDMI- anche un adattatore Mini DisplayPort-HDMI disponibile sullo store online Apple e nei negozi fisici.

3- Applicazione per iOS
È disponibile un’applicazione ufficiale dedicata esclusivamente ad iOS (iPod Touch, iPad, iPhone) che non solo permette di eseguire lo streaming di tutti i file contenuti nelle vostre sorgenti indipendentemente dal loro formato (a fronte di un computer sufficientemente potente) ma offre anche un versatile telecomando virtuale per il controllo dei propri Media Center. L’applicazione in oggetto, disponibile sullo Store di Apple verrá analizzata più nel dettaglio in un altro articolo qui su AppsZoo nei prossimi giorni.

Esclusivamente per dovere di cronaca ricordiamo della disponibilità anche di una versione ufficiale dell’applicazione per dispositivi Android.

4- Client terze parti
Come accennato sopra Plex non è solo su Mac, Windows, Linux, iOS e Android. E’ disponibile infatti su molti altri dispositivi con client ufficiali e non pronto ad interfacciarsi con le vostre librerie:

Apple TV:
Per quanto concerne Apple TV (che comunque monta una versione particolare di iOS) non esiste alcuna applicazione ufficiale ma bensì solo un client sviluppato da utenti (terze parti), molto ben realizzato ma non esente tuttavia da piccoli problemi. Per installarlo è necessario eseguire il Jailbreak della propria Apple TV (dalla seconda generazione in poi) e poi procedere alla sua aggiunta al sistema. Se e quando uscirà una versione per Apple TV 3 del tool per il jailbreak creeremo un articolo per l’installazione che copra entrambe le versioni hardware. Da tenere comunque presente che non è possibile impiegare la Apple TV (di seconda generazione se non altro) come soluzione media center definitiva poiché, a causa delle notevoli limitazioni hardware, indipendentemente dalla macchina che può gestire la transcodifica si possono verificare errori e problemi d’uso dovuti alla relativa giovinezza del software e alla mancanza del supporto di numerosissimi formati di file video.
Samsung SmartHub:
Anche in questo caso è stato sviluppato un client non ufficiale, meno aggiornato di quello per la Apple TV ma comunque funzionale e sufficientemente efficiente. L’installazione è leggermente complicata e consigliata ad utenti con un minimo di esperienza e che conoscano l’inglese poiché la pagina con la guida per l’installazione è in lingua anglofona. Utilizzare questo client è molto comodo perché sfrutta il player interno del televisore (per tutti i formati supportati, mentre si basa sulla conversione via computer per quelli sconosciuti) e non richiede hardware o telecomandi aggiuntivi. Non è riconosciuto da Samsung e nemmeno presente nel suo store.
LG MediaLink:
tramite accordi specifici tra le due case, LG e Plex, una versione ufficiale del client è disponibile per i tv della gamma 2011 e 2012; è anche possibile sfruttare questo client su tv non compatibili acquistando a parte lo Smart TV upgrader. Tutti i dettagli nella pagina ufficiale.
DLNA:
non si tratta di un client ma semplicemente del supporto di questo standard che è implementato su una miriade di dispositivi (televisori, e console come Xbox 360 e PS3 in primis) ma che su ognuno può impiegare codec e specifiche diverse causando difficoltà. Plex ha recentemente introdotto in versione sperimentale una versione particolare dello standard DLNA che “scavalca” i limiti della pochezza dei metadata.

Vi è il supporto anche per pochi altri dispositivi con applicazioni ufficiali (Roku, Google TV) ma non essendo venduti in territorio italiano non ci soffermiamo proprio.

5- E per lo streaming fuori casa, MyPlex
Dire che gli sviluppatori di questo fantastico software hanno proprio pensato a tutto equivale ad usare un eufemismo! Questa che ci accingiamo a descrivere è veramente una delle funzioni più interessanti ed apprezzate di chi scrive in quanto non si limita a rendere disponibile tutto il contenuto della propria libreria per lo streaming anche se si è fuori casa ma permette anche di condividerlo con amici che utilizzano Plex Media Center! Infatti, dopo esservi registrati al sito di MyPlex e aver impostato correttamente il login nelle impostazione del vostro Media Server e del Media Center, avrete a disposizione una pagina web dedicata al vostro account che darà accesso integrale alla vostra libreria per la consultazione/modifica degli elementi e la condivisione di intere sorgenti con altri utenti di Plex; essi troveranno le vostre condivisioni nella pagina principale del loro Media Center e potranno vederle in streaming anche se situati dall’altra parte del mondo (ovviamente una connessione potente è richiesta ma la qualità è adattabile e riducibile per non incorrere in blocchi e rallentamnepenti). Troverete questa funzione, veramente implementata in modo eccellente, ideale anche solo per condividere con i parenti che abitano lontani le foto e i video di famiglia!

Publicato: 2012-04-02Da: Redazione

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